La Liegi-Bastogne-Liegi di quest’anno è stata una corsa piena di azione e strategia, culminata con momenti di tensione e spettacolo ciclistico. Una caduta a meno di 100 km dall’arrivo senza conseguenze ha cambiato le sorti della gara, escludendo diversi favoriti, tra cui il noto Mathieu Van der Poel.
Nonostante gli sforzi di Luca Vergallito che si è adoperato subito nel provare a riportare dentro Van Der Poel nel gruppo principale, la mancanza di collaborazione da parte degli altri corridori ha lasciato il campo libero ai team Israel e UAE per prendere il comando e dettare il ritmo.
Nel frattempo, Tom Pidcock ha affrontato un problema meccanico che lo ha costretto ad un cambio bici aspettando l’ammiraglia che si trovava dietro al gruppo inseguitore.
Dopo pochi chilometri dal rientro nel gruppetto ha tentato una fuga in solitaria con Mauri Vansevenant e Antonio Tiberi, ma la situazione si è complicata ulteriormente quando le ammiraglie sono state temporaneamente bloccate, ritardando il loro rientro.
Poco dopo, con il ritorno delle ammiraglie, la situazione ha preso una svolta positiva: queste hanno ripreso a inseguire il gruppo di testa, facilitando il rientro degli inseguitori. Inizialmente è stato Tom Pidcock a ricongiungersi, e a breve distanza è seguito il gruppetto guidato da Mathieu Van der Poel
La salita della Redoute ha visto un’ulteriore selezione del gruppo, con Domen Novak del team UAE che ha impostato un ritmo alto per favorire l’attacco decisivo di Tadej Pogacar, solo Richard Carapaz ha tentato di seguirlo, ma senza successo.
Verso il finale, Romain Bardet ha lanciato un attacco efficace, assicurandosi il secondo posto.
La corsa si è conclusa con un riagruppamento e una volata tra i superstiti, con Van der Poel che ha dimostrato la sua resilienza e la sua velocità, vincendo il gruppo degli inseguitori.
Intanto davanti con apparente facilità Tadej Pogacar è andato a vincere per la seconda volta la corsa con un memorabile attacco solitario